mercoledì 1 giugno 2011

Cavatassi: unione dei Comuni solidale con il tortoretano arrestato


Denis Cavatassi, il tortoretano arrestato
TERAMO - Mozione congiunta urgente per sollecitare l'intervento delle istituzioni italiane e internazionali per sbloccare la vicenda dell'imprenditore di teramano, Denis Cavatassi, detenuto in Thailandia perché accusato dell'omicidio del socio Luciano Butti.

La mozione è stata approvata all'unanimità dai sindaci dell'Unione dei Comuni della Città Territorio Val Vibrata (Teramo).

Il documento, come già avvenuto per le deliberazioni dei comuni di Tortoreto, Giulianova e San Benedetto del Tronto, è stato inviato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al ministro degli Esteri, Franco Frattini, all'ambasciatore italiano in Thailandia, Michelangelo Pipan e al viceconsole onorario italiano a Phuket, Francesco Cavaliere.

Cavatassi, che gestiva con Butti un ristorante sull'isola di Phi Phi, dove la vittima viveva dal 1991, è detenuto dallo scorso 19 marzo nel carcere di Phuket perché ritenuto il mandante dell'omicidio dell'imprenditore italiano.

Alla base della contestazione di reato, l'intercettazione di due telefonate con colui che viene ritenuto l'esecutore materiale del delitto, nonché un versamento di circa 700 euro allo stesso.

Finora la magistratura locale ha respinto per due volte la proposta di deposito cauzionale per la remissione in libertà dell'imprenditore di Tortoreto (Teramo).

4 commenti:

  1. Salve, volevo chiedere un chiarimento prima di firmare la petizione. Girando in rete ho trovato questo link

    http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2011/03/25/479539-delitto_butti_spunta.shtml

    Dal quale quoto

    <<"Lei pensa che Cavatassi sia colpevole?
    "Mi auguro di no. Ci sono però coincidenze inquietanti: i tabulati telefonici, le chiamate continue con l’ex dipendente del nostro ristorante che ha confessato e che era già stato licenziato da tempo. Cavatassi, mi risulta, ha anche cercato di corrompere un poliziotto al momento dell’arresto" >>

    Prima di firmare vorrei sapere se per davvero esiste una denuncia per tentata corruzione da parte del poliziotto thailandese in oggetto.
    Grazie

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  2. In realtà dovrebbe essere Martini a rispondere delle dichiarazioni che ha fatto. Ad ogni modo no, non risulta nessuna denuncia per tentata corruzione.

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  3. Dal tono della risposta mi pare che procederete a denunciare per diffamazione l'autore delle affermazioni di cui sopra.
    Da un breve giro in rete ho trovato che l'articolo 328 del codice penale thailandese prevede fino a due anni di reclusione per chi commette il reato di diffamazione a mezzo stampa. Ecco il testo, purtroppo in inglese

    <>

    Se siete veramente sicuri che Cavatassi non ha commesso il reato di tentata corruzione denunciate quello che lo ha diffamato e dopo mettete copia della sua condanna in rete. Vedrete come aumenterà il numero di firme della petizione, avrete segnato un gran bel punto a vostro favore

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  4. Non riesco a vedere il testo dell'articolo 328 che avevo pubblicato. Lo rimetto

    Section 328 If the offence of defamation be committed by means of publication of a document, drawing,painting, cinematography film, picture or letters made visible by any means, gramophonerecord or an other recording instruments, recording picture or letters, or by broadcasting orspreading picture, or by propagation by any other means, the offender shall be punished with imprisonment not exceeding two years and fined not exceeding two hundred thousand Baht.

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